Violenza sessuale su sedicenne, in manette 'branco' di minorenni

SANT’EGIDIO – Violenza sessuale di gruppo e tentata violenza sessuale: in tre, due fratelli albanesi e un romeno, sono stati arrestati questa mattina all’alba dai carabinieri della stazione di Sant’Egidio alla Vibrata, diretti dl maresciallo De Nicola. La vittima del branco è una sedicenne, attratta con la scusa di un innamoramento giovanile, ad una trappola violenta. Il primo episodio nel periodo di Carnevale: un appuntamento all’ex mattatoio comunale, struttura in disuso e in abbandono. Uno dei due albanesi e la ragazza trovano lì gli altri due aguzzini, secondo un piano preordinato. Lei tenta ri ribellarsi ma riesce ad avitare che il rapporto sessuala sia completo. E’ costretta a subire la violenza fisica e intima. Un calvario, un allucinante tardo pomeriggio di volenza, da cui è riuscita a fuggire ferita dentro. La vergogna ha fatto tacere la piccola donna, che non ha raccontato nulla in casa. Anzi, ha accettato un altro appuntamento, succube di quel giovane albanese che voleva ‘chiarire’ l’accaduto. Sempre all’ex mattatoio. Nel secondo caso ha portato con sè un’amica, per semtirsi più protetta, non fidandosi. Quella doppia presenza femminile è sembrata una provocazione ancora più forte per il branco, che ha ripetuto la violenza: ma la reazione della seconda vittima è stata forte, decisa e decisiva: ha urlato, ha spaventato il gruppo di violenti e le due sono fuggite. Stavolta, il fatto è diventato noto alla mamma della vittima. Intervengono i carabinieri, che all’ex mattatoio trovano ancora le mutandine della sedicenne, che in preda al panico e alla ricerca di uno spiraglio di fuga, le aveva lasciate in terra. Il cerchio si stringe attorno ai tre, con un ruolo determinante e più pesante per il romeno e uno dei due fratelli. Il procuratore minorile dell’Aquila ha chiesto e ottenuto l’emissione di tre ordinanze di custodia cautelare, firmate dal gip Silvia Reitano: uno dei fratelli albanesi ha ottenuto i domiciliari, gli altri due il trasferimento nell’Istituto penitenziario minorile di Castel del Marmo (Roma), a disposizione del magistrato.